Corbezzolo - IPROFUMIDIPUGLIA

Corbezzolo

Corbezzolo

Corbezzolo

Nome botanico: Arbutus unedo.
È diffuso nei paesi del Mediterraneo occidentale e sulle coste meridionali dell’Irlanda.

Sapete perché il nome botanico del corbezzolo è Arbutus Unedo?
Ve lo raccontiamo noi! Pare che Plinio il Vecchio, non amando il gusto dei suoi frutti, era solito dire: “Ne mangio solo uno” (dal latino unum edo).
La sua pianta fu associata al tricolore per i fiori bianchi, le foglie verdi e i frutti rossi durante il risorgimento.
Esiste anche una poesia dedicata alla pianta di Giovanni Pascoli.
In alcune zone del centro Italia, era tradizione andare per boschi a cibarsi di questo frutto durante la festa che si celebrava il 28 ottobre come in una sorta di rito dei “baccanti”.
In alcune località della Sardegna rurale, i rami del Corbezzolo sono ancora oggi usati per costruire “su pilìsu”, lo strumento che viene utilizzato per rompere la cagliata del latte.
Nella tradizione contadina e popolare, il Corbezzolo simboleggiava l’amore e la gelosia per il colore esterno rosso e la polpa gialla.

I suoi rami erano posti sull’uscio di casa come benvenuto per gli ospiti. Per i greci era un simbolo della civiltà e del Mediterraneo. Il corbezzolo è un arbusto sempreverde con frutti dolci e carnosi.
Nonostante, per molto tempo, sia quasi stata dimenticata è una pianta dalle molteplici proprietà, antiossidante, migliora la circolazione se consumato sotto forma di decotto, e migliora l’umore.
Altri usi inaspettati e curiosi, interessanti sono la produzione del vino di corbezzolo in Corsica, Algeria e nella zona del promontorio del Conero, dove è detto vinetto.

Acquavite prodotta con la distillazione dei frutti schiacciati. IL liquore prodotto prevalentamente artigianalmente detto in Portogallo Aguardente de Medronhos, mentre nella zona del promontorio del Conero è chiamato arbuto del Monte . Il miele, già citato nel paragrafo riguardante i fiori, proprio perché il corbezzolo è una buona pianta mellifera.